L’azione di Willem Van Spronsen contro il Northwest Detention Center a Tacoma

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Con il testo completo del suo ultimo comunicato

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Il 13 luglio Willem Van Spronsen è stato ucciso dalla polizia mentre a quanto sembra portava avanti un’ azione per distruggere la flotta di bus impiegati dal Northwest Detention Center, una struttura di detenzione per migranti privata. Il suo ultimo comunicato, riprodotto qui sotto riferisce del fatto che stesse agendo in risposta ai continui rastrellamenti e deportazioni portati avanti dalla polizia di frontiera (ICE: Immigration Customs and Enforcement). La sua azione coincide con il primo anniversario dello sciopero della fame nel Northwest Detention Center e di un campeggio di lotta al di fuori. Qui una lista di altre azioni avvenute nel Northwest Detention Center.

Sappiamo perchè Willem Van Spronsen ha deciso di dare la sua vita per interrompere la violenza perpetrata contro le persone senza documenti ogni giorno negli Stati Uniti.

Non è un iperbole affermare che i rastrellamenti dell’ICE stiano colpendo i nostri amici e vicini, persone che hanno vissuto e lavorato accanto a noi per anni, a volte decenni. La vulnerabilità di una fascia di popolazione senza documenti per un lungo periodo di tempo come classe altamente sfruttabile ha aiutato miliardari come Donald Trump a trarne profitti ancora più alti di quelli che avrebbero potuto con mezzi legali. E come ciliegina sulla torta i capitalisti dicono agli altri lavoratori che sfruttano che la povertà e la miseria che vivono è colpa di chi è più povero e più oppresso di loro. Difficile immaginare una strategia più cinica.

La disparità dei diritti tra le persone con documenti e quelle senza è un costrutto — esattamente come la disparità di valore che i nazisti avevano istituito tra ebrei e non ebrei. Entrambe sono mere invenzioni; non hanno alcuna esistenza intrinseca se non quella di giustificare la violenza di un gruppo più potente nei confronti di uno più debole. Chi giustifica l’obbedienza alla legge come giusta a priori sta dalla parte dei nazisti le cui leggi hanno condannato milioni di persone a morte nei campi di sterminio, per non citare i razzisti che hanno approvato il Fugitive Slave Act e le Jim Crow laws negli stati del Sud.

Le leggi non sono altro che costrutti. Non hanno valore intrinseco in quanto tali. Servono spesso a legittimare l’ingiustizia in opposizione alla quale, invece la gente potrebbe agire.

Più si permette ai propugnatori di violenza razzista di legittimare concetti inventati come la schiavitù e la cittadinanza, più sarà la violenza che perpetreranno— fino ai rastrellamenti, i campi di concentramento e gli stermini di massa. Abbiamo già visto tutto ciò, nella Germania nazista e altrove, e lo stiamo vedendo di nuovo oggi negli Stati Uniti. Le migliaia di morti nelle zone di confine e le migliaia di morti assassinati dalla polizia sono solo un assaggio di ciò che è possibile.

A questo proposito, gli ebrei che stanno portando avanti blocchi contro l’ICE si stanno impegnando nello sforzo razionale di prevenire la reiterazione delle stesse ingiustizie impensabili perpetrare contro i loro avi—proprio come Willem Van Spronsen, cresciuto dopo la seconda guerra mondiale, che ha compiuto la scelta razionale di mostrare che il tempo era giunto per combattere l’ascesa del fascismo, esattamente come chi lo ha fatto negli anni venti, trenta o quaranta.

Se più persone avessero scelto di passare all’azione nella lotta contro l’ascesa del fascismo in Italia e in Germania, la seconda guerra mondiale avrebbe potuto essere evitata, e con essa si sarebbero potute salvare milioni e milioni di vite. Che nessuno dica che è “violento” attaccare le infrastrutture dell’ICE e i mercenari che le mantengono. La vera violenza è la complicità degli “americani onesti” che non fanno niente quando i loro vicini scompaiono, proprio come i “tedeschi onesti” che scelsero di ignorare cosa veniva fatto ai loro vicini negli anni trenta.

Ogni giorno, in tutto il mondo mercenari rischiano la vita al servizio di ricchi e potenti e per i loro piani, obbedendo senza scrupoli agli ordini, sprecando la loro capacità di pensare razionalmente, di provare compassione, di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Milioni di persone uccidono e muoiono ogni anno solo per il vantaggio e il potere dei tiranni che li manipolano. Willem Van Spronsen ha scelto di scegliere per se stesso. Si è assunto la responsabilità e ha fatto ciò che poteva per porre fine a cosa riconosceva come ingiustizia. Non ha usato la difesa stile Norimberga per giustificare le sue azioni come fa ogni poliziotto e secondino.

In questo senso, ciò che ha fatto è un gesto eroico.


L’uomo che è determinato al suo gesto non è l’uomo coraggioso, è l’uomo che ha chiarito le sue idee, che si è reso conto dell’inutilità di tanti sforzi per recitare bene la propria parte nella rappresentazione assegnatagli dal capitale. Cosciente, quest’uomo attacca con freddezza e determinazione. E nel far ciò si realizza come uomo. Realizza se stesso nella gioia. Il regno della morte scompare davanti a lui. Anche se crea distruzione e terrore per i padroni, nel suo cuore, e nel cuore degli sfruttati, è la gioia e la tranquillità.

-Alfredo Bonanno


Ultimo comunicato di Willem Van Spronsen

Esiste il giusto e lo sbagliato.
E’ tempo di agire contro le forze del Male.

Il Male dice che una vita vale meno di un’altra.
Il Male dice che il flusso del commercio è il nostro scopo qui.
Il Male dice che i campi di concentramento per le genti considerate meno importanti sono necessari.
L’ancella del Male dice che i campi di concentramento dovrebbero essere più umani.
Guardatevi dai moderati.

Ho un cuore infranto di padre.
Ho un corpo tormentato.
E ho un aborrimento irremovibile nei confronti dell’Ingiustizia.
Ciò mi ha portato qui.
Questa è la mia opportunità evidente di provare a fare la differenza, sarei un ingrato se aspettassi un invito più ovvio.

Seguo tre maestri:
Don Pritts, la mia guida spirituale. “L’amore senza azione è solo una parola.”
John Brown, la mia guida morale. “L’azione è ciò che è necessario!”
Emma Goldman, la mia guida politica. “Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione.”

Sono un sognatore con la testa fra le nuvole, credo nell’amore e nella redenzione.
Credo che vinceremo.
Sono un rivoluzionario gioioso. (ognuno di noi avrebbe dovuto leggere Emma Goldman a scuola invece delle stronzate gingoiste [scioviniste n.d.T.] di cui ci hanno nutrito, ma mi sto dilungando.) (Ognuno di noi dovrebbe guardare le foto degli eroi delle YPG se vacilliamo e pensiamo che i nostri sogni siano impossibili, ma mi sto dilungando ancora. Combattimi.)

In questi giorni in cui picchiatori fascisti prendono di mira le persone vulnerabili nelle nostre strade nel nome dello Stato o supportati e difesi dallo Stato.

In questi giorni di campi di detenzione/concentramento altamente redditizi e di battaglie sulla semantica.

In questi giorni senza speranza, di vane ricerche e vuoti aneliti.

Stiamo vivendo in una fase palesemente ascendente di fascismo . (Dico palesemente perché chi ha prestato attenzione lo ha visto sopravvivere e prosperare sotto la protezione dello Stato per decadi. [vedi Storia del popolo americano dal 1492 a oggi di Howard Zinn] Ora ne segue sfacciatamente l’agenda con una cooperazione aperta e piena da parte del governo. Da parte di tutti i governi del mondo.

Il fascismo è al servizio delle necessità dello Stato e del business e lo fa a tue spese. Chi ci guadagna? Jeff Bezos, Warren Buffet, Elon Musk, Tim Cook, Bill Gates, Betsy de Vos, George Soros, Donald Trump, e serve che continui? Lo dico ancora: gente ricca (che pensa che tu non sia realmente tutto questo bene), un governo veramente da paura (ogni governo ovunque, inclusi i governi “comunisti”, perché loro dettano le regole per far diventare i ricchi sempre più ricchi.
Non starci a pensare troppo.
E’ semplice.

(Voi patrioti la dietro siete attenti?)

Quando ero ragazzo nell’Olanda del dopoguerra, più tardi in Francia, la mia testa era piena di storie sull’ascesa del fascismo negli anni trenta. Feci una promessa a me stesso che non sarei stato uno di quelli che sta a guardare mentre strappano i vicini dalle loro case e li imprigionano perché sono considerati in qualche modo inferiori.
Non devi per forza dare fuoco a quei pezzi di merda ma pensi di restare con le mani in mano?

Questo è un test delle basi di ciò in cui crediamo, nella vera libertà e nella responsabilità verso ognuno. Questa è una chiamata anche per i patrioti, per contrastare questa presa in giro contro tutto ciò che ritenete sacro. Vi conosco. So che nei vostri cuori voi vedete il disonore di questi campi. E’ giunto il tempo anche per voi di ribellarvi al denaro che tira i fili di ogni maledetto pupazzo che vorrebbe rappresentarci.

Sono un uomo che ama così tanto tutti voi e questa sfera che completerò la mia infanzia, me lo prometto, essendo generoso.

Eccoci qua, con questi campi di concentramento/imprese di profitto.
Eccoci qua, con gente di colore e persone “non conformi” che hanno paura di mostrare la loro faccia in giro a causa della polizia, della Migra [polizia di frontiera n.d.T.], dei Proud Boys [un’organizzazione neofascista che ammette solo uomini come membri e promuove la violenza contro i migranti n.d.T.], dei boss, delle Beckies [le donne bianche inquadrate nel sistema che li denunciano alla polizia n.d.T.]
Eccoci qua con un pianeta quasi logoro a causa dell’avidità dei mercati.

Sono uno che la pensa in bianco e nero.
I campi di detenzione sono un abominio.
Non resto a guardare.
Non avrei veramente nient’altro da dire se non questo.

Metto da parte il mio cuore infranto e guarisco nell’unico modo che conosco—essendo utile.
Divido il mio dolore, efficientemente, in compartimenti stagni…
E con gioia vado a fare questo lavoro.
(A quelli che avranno il fardello delle macerie delle mie azioni, spero che facciate buon uso di quel fardello.)

Ai miei compagni:
Rimpiango il fatto che mi perderò il resto della rivoluzione.
Vi ringrazio per l’onore di essere stato in mezzo a voi.

Avermi dato lo spazio per essere utile, per sentire che stavo mettendo in pratica le mie idee, è stato l’apice spirituale della mia vita.

Fare ciò che posso per aiutare a difendere la mia gente preziosa e meravigliosa è un’esperienza troppo ricca da descrivere.

I/le mie/i compagni/e trans mi hanno trasformato, solidificando la mia convinzione che saremo guidati verso un futuro agognato dai chi più è marginalizzato oggi. L’ho sognato così lucidamente che non ho davvero alcun rammarico nel non vedere come sarà. Grazie di avermi portato fin qui.

Sono un antifa. Sto con i compagni di tutto il mondo che agiscono per amore della vita in ogni condizione. Compagni che capiscono che la libertà vuol dire libertà per tutti e una vita che valga la pena di essere vissuta.

Continua a crederci!
Tutto il potere al popolo!
Bella ciao.


Manifesto audio e archivio musicale →


Che nessuna stupida agenzia governativa spenda soldi a “fare indagini” su questo. Mi sono radicalizzato nelle lezioni di educazione civica a 13 anni quando ci parlavano del parlamento. Allora compresi che lo status quo poteva essere un castello di carte. Letture successive me lo hanno confermato. Vi consiglio vivamente di leggere!

Non sono affiliato a nessuna organizzazione, mi sono dissociato da qualsiasi organizzazione che non sia d’accordo con la mia scelta di tattiche.

L’arma semiautomatica che ho usato è una “ghost” AR-15,economica, fatta in casa e con sei caricatori. Incoraggio con forza i compagni e i futuri compagni ad armarsi. Ora abbiamo la responsabilità di difendere la gente dallo Stato rapace. Ignorate la legge nell’armarvi se ne avete il prestigio, io lo ho avuto.